Il Libro su Adler. Dell’Autorità e della Rivelazione

Titolo: Il Libro su Adler. Dell’Autorità e della Rivelazione
Autore: Søren Kierkegaard
Traduzione e note: Cornelio Fabro
Prefazione: Ingrid Basso

Collana: Riprese
Anno edizione: 2023
Pagine: 494
EAN: 9791280660312
acquista

Se io ho, come alcuni pensano, un pizzico di genialità, vorrei dire al riguardo: non suonate le trombe per questo. Un Apostolo è per tutta l’eternità così diverso da me, come il genio più grande della storia dall’uomo più stupido. Raramente un uomo, sbagliando, è stato per me tanto istruttivo come il Magister Adler
(S. Kierkegaard)
Dicembre 1842. Adolph Peter Adler, pastore delle piccole comunità danesi di Hasle e Rutsker, nella lontana isola di Bornholm, sconvolge la società del suo tempo dichiarando di aver ricevuto una Rivelazione direttamente da Gesù Cristo sul problema dell’origine del male e di averla trascritta sotto dettatura nei suoi Sermoni. Il pastore Adler è davvero un Apostolo, come pretende di essere, o i suoi scritti sono frutto esclusivo del suo genio poetico? La Chiesa Ufficiale si pronuncerà rapidamente per la rimozione del sacerdote dal suo incarico, ma a Copenaghen si discuterà ancora a lungo di quello che sarà presto definito Il Caso Adler.
Ai temi dell’Autorità e della Rivelazione, del Genio e dell’Apostolo, proprio a partire dalla vicenda di quel pastore che fu anche suo compagno di studi in giovinezza, Kierkegaard dedica il volume che avete tra le mani. Un’opera ponderosa e impegnativa, certamente la più sofferta della sua produzione e quella dalla più turbolenta vicenda editoriale. Otto lunghi anni di riflessione, tre stesure manoscritte, appunti e riscritture innumerevoli per un’opera mai definitivamente chiusa e che l’autore rifiuterà di dare alle stampe. Solo nel 1872 Barfod radunerà e selezionerà il materiale di quello che fino ad allora era non più che un “libro fantasma”, ormai tardi per poter godere della stessa fortuna che avrebbe avuto quando il nome di Adolph Peter Adler era sulla bocca di tutti a Copenaghen.
Ancora oggi Il Gran Libro, così come lo stesso autore lo definisce nelle pagine del Diario, rimane sorprendentemente tra i testi più sconosciuti e meno commentati dell’intera bibliografia kierkegaardiana. A distanza di cinquant’anni dalla prima e limitatissima edizione italiana, la presente recupera, oltre alla traduzione di Cornelio Fabro, gli apparati contenenti appunti, note e prefazioni non incluse nelle versioni manoscritte, nonché ampi brani tratti dagli scritti adleriani. Una raccolta di testi fondamentali per poter leggere in Kierkegaard l’emergere e l’evolversi dei temi e delle questioni, relative soprattutto al rapporto del Singolo con la Chiesa Ufficiale, che si faranno sempre più presenti fino a diventare cruciali nell’ultima fase della sua produzione.

 

Søren Aabye Kierkegaard (Copenaghen, 1813-1855) filosofo e teologo danese, anima inquieta del pensiero religioso del XIX secolo, è considerato uno dei padri dell’esistenzialismo. Tra le sue Opere più note e studiate: Enten-Eller, Timore e Tremore, Il Concetto dell’Angoscia e La Malattia per la Morte.

Cornelio Fabro (Talmassons, 1911 Roma, 1995) filosofo, teologo e sacerdote stimmatino, è stato uno dei principali esponenti del neotomismo. A lui si deve il principale contributo nella diffusione italiana delle opere kierkegaardiane di cui curò in prima persona la traduzione di gran parte del corpus edito e inedito nonché del Diario. Oltre all’opera di traduttore, fu autore di più di quaranta monografie e innumerevoli contributi scientifici. La sua Opera Completa è attualmente in pubblicazione presso l’Editrice del Verbo Incarnato.

Ingrid Basso è ricercatrice in Filosofia Teoretica presso l’Università Cattolica di Milano e insegna Filosofia della comunicazione all’Università Cattolica di Brescia. Borsista presso il Søren Kierkegaard Korskningscenter dell’Università di Copenaghen, del filosofo danese ha curato per Bompiani la traduzione degli Appunti delle lezioni berlinesi di Schelling; per Feltrinelli Il diario del Seduttore e per ETS la Polemica contro Heiberg.